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Home > Museo > Sale > Sala 6: l’età romana e medioevale > Il territorio di Ittireddu nella viabilità di età romana in Sardegna
La presenza del Pont’Ezzu sul Riu Mannu di Mores, nel confine sud ovest fra i territori di Ittireddu e Mores, è stata da sempre connessa alla mansio (luogo di sosta) di Hafa citata nell’Itinerarium Antonini della via a Tibulas Caralis, strada lunga complessivamente 213 miglia che attraversava la Sardegna centrale da nord a sud. Nell’Itinerarium, Hafa viene menzionata come IV mansio partendo da Tibula e localizzata a 24 miglia, ovvero 35 chilometri, da Luguidunec (N.S. di Castro-Oschiri). La mansio di Hafa è stata variamente localizzata nella zona, ma nel tempo si è consolidata la tesi che colloca Hafa alla periferia di Mores, nei pressi di un insediamento romano sulla collina di Santa Maria del Sole.
Studi recenti sul tracciato, alla luce di elementi puntuali quali sono i miliari, ipotizzano che il tratto di Pont’Ezzu e l’insediamento di Mores fossero pertinenti a una via secondaria, o deverticulum, della via principale per Olbia e che potesse ricongiungere quest’ultima alla via a Karalibus Turrem, vera e propria “dorsale” sull’asse N/S.
Il territorio di Ittireddu, per la presenza di questo ponte quale lacerto monumentale del sistema viario di età romana dell’Isola, appare in quell’epoca tutt’altro che periferico in quanto in età storica il fenomeno insediativo è strettamente connesso a quello viario.